In seguito all’incidente del 6 agosto 2018 che aveva provocato due forti esplosioni tra la A1 e la A14 in provincia di Bologna, Eurostat aveva rilevato che in Italia erano circa 78mila i mezzi, tra camion e tir, che trasportano merci pericolose. Preoccupante il fatto che allora solo il 30% degli autisti adibiti al trasporto di merci pericolose su strada fossero in possesso del certificato di formazione professionale ADR, un dato in aumento rispetto al 2017. Lo studio fece emergere che ogni giorno circa 10mila mezzi per il trasporto di merci pericolose, quali diesel benzina o kerosene, si muovono sulle autostrade italiane.
Dedichiamo in questo articolo lo spazio alle merci pericolose cercando di capire insieme quali sono, che cos’è la normativa ADR, quanto è cambiata nel 2021 e come deve essere effettuato il trasporto di merci pericolose su strada. Una volta chiariti gli argomenti iniziali, vogliamo parlare della sicurezza e il controllo della flotta nel contesto del trasporto merci pericolose.
Cosa sono le merci pericolose
Le merci pericolose sono considerate merci che possono danneggiare l’ambiente e/o avere effetti sulla salute delle persone. Per la loro natura, hanno bisogno di essere maneggiate in condizioni particolari, che variano in base al tipo di merce trasportata.
Proprio per questo motivo, le merci pericolose sono suddivise in 13 classi. Ad ogni classe viene assegnato il codice della classe e una simbolistica, chiamata pittogramma ADR, e ad ogni sostanza viene abbinato un codice univoco UN che la identifica in qualsiasi contesto.
Classificazione delle merci pericolose
Riportiamo di seguito le 13 classi in cui si dividono le merci pericolose:
- Classe 1, Materiali e sostanze esplosive;
- Classe 2, Gas;
- Classe 3, Liquidi infiammabili;
- Classe 4.1, Materie solide infiammabili;
- Classe 4.2, Sostanze soggette ad autocombustione;
- Classe 4.3, Sostanze che, a contatto con l’acqua, sprigionano gas infiammabili;
- Classe 5.1, Prodotti comburenti;
- Classe 5.2, Perossidi organici;
- Classe 6.1, Sostanze tossiche;
- Classe 6.2, Materie infettive;
- Classe 7, Materiali radioattivi;
- Classe 8, Materiali corrosivi;
- Classe 9, Materiali con pericolosità varia e pericolosi per l’ambiente.
Altra classificazione è composta dal gruppo di imballaggio che indica il grado di pericolo della sostanza a cui corrispondono esigenze di imballo più severe; ogni sostanza è, poi, identificata con un numero a 4 cifre (detto numero ONU) che va riportato sugli imballaggi e nel documento di trasporto.
Normativa ADR: definizione, acronimo, cosa dice
L’accordo che ha regolamentato il trasporto di merci pericolosi su strada a livello europeo è l’ADR (Accord européen relatif au transport international des marchandises Dangereuses par Route) firmato per la prima volta a Ginevra nel 1957 e ratificato in Italia con la legge n. 1839 del 12 agosto 1962.
Altri accordi firmati a livello europeo sono il RID per le ferrovie e l’ADN per il trasporto di merci pericolose su vie navigabili interne.
Le procedure operative per il trasporto su strada regolate dall’Accordo ADR vengono aggiornate ogni due anni e a partire dal 1° gennaio 2021 è entrata in vigore la versione attuale che cambia la sua denominazione da “ Accordo europeo” ad “Accordo”.
Nonostante sia un testo legale, questa normativa è breve e semplice da capire. Fondamentalmente il secondo articolo della normativa include le informazioni chiave. La normativa ADR si focalizza sul fatto che, a parte alcune merci classificate come eccessivamente pericolose, le merci pericolose possono essere trasportate a livello internazionale su veicoli stradali a condizione che siano rispettate:
- le condizioni di cui all’allegato A per le merci in questione, in particolare per quanto riguarda l’imballaggio e l’etichettatura;
- le condizioni di cui all’allegato B, in particolare per quanto riguarda la costruzione, l’equipaggiamento e il funzionamento del veicolo che trasporta le merci in questione.
Gli allegati A e B sono stati regolarmente modificati e aggiornati dall’entrata in vigore dell’ADR. Di conseguenza, alle modifiche entrate in vigore il 1 gennaio 2021, è stata pubblicata una versione consolidata riveduta sotto forma di documento ECE/TRANS/300, vol. I e II (ADR 2021).
Durante il trasporto di merci pericolose su strada il mezzo deve essere accompagnato da pannelli di pericolo visibili e dalle etichette di pericolo che hanno lo scopo di consentire una immediata identificazione del tipo di pericolo. Sono applicate sul contenitore cisterna o sull’imballaggio.
Per essere autorizzati al trasporto per merci pericolose, i mezzi devono essere attrezzati secondo il tipo di pericolosità della merce da trasportare.
Alcuni esempi di adempimenti richiesti:
⦁ casco, occhiali protettivi ed estintori specializzati in caso di merce infiammabile;
⦁ aperture di aerazione nel caso venga trasportata merce allo stato gassoso;
⦁ pannelli arancioni di cm 40×30;
⦁ etichette di pericolo quadrate di 25×25 cm;
⦁ personale qualificato tra i soggetti coinvolti (spedizioniere, trasportatore, caricatore, imballatore, riempitore, scaricatore);
⦁ Certificato di Formazione Professionale A.D.R. del personale addetto (detto anche Patentino ADR, valido 5 anni, si ottiene seguendo il corso ADR );
⦁ imballaggio specifico;
⦁ Certificato di approvazione che attesti la conformità del veicolo alle prescrizioni ADR.
Cosa prevede la nuova normativa ADR 2021?
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La nomina di un Consulente ADR anche per lo speditore;
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La relazione d’Incidente all’autorità competente ora deve essere presentata anche dallo scaricatore:
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Modificata la classe 1 con l’aggiunta della divisione 1.6 e le classe 6.2 e 7;
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Aggiornate la tabella 1.10.3.12 sulla lista delle merci pericolose ad alto rischio con i nuovi numeri ONU;
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Introdotte alcune disposizioni speciali e nuove istruzioni di imballaggio;
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Introdotte variazioni alle dimensioni del marchio identificativo per le batterie al litio, si passa da un minimo di 120 mm larghezza x 110 mm altezza a 100 x 100 mm e da 150mm larghezza x 74 mm altezza a 100 x 70 mm, marchio con forma rettangolare o quadrata;
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Modificato il paragrafo sul codice restrizione galleria che obbliga l’utilizzo del simbolo “(-)”, ad esempio: “UN 3077 MATERIA PERICOLOSA PER L’AMBIENTE, SOLIDA, N.A.S. (cloruro di zinco), 9, III, (-)”;
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È stato introdotto un nuovo paragrafo relativo alle rubriche UN 3077 e UN 3082 che permette di utilizzare come nome tecnico anche una rubrica generica, ad esempio UN 3082 MATERIA PERICOLOSA PER L’AMBIENTE, LIQUIDA, N.A.S. (PITTURE), 9, III (-);
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È stato sostituito il termine “prova” con “ispezione”;
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Sono state apportate modifiche alle disposizioni di trasporto in esenzione 1.1.3.7.
Come applicare in sicurezza la legislazione ADR per il trasporto di merci pericolose su strada?
Ad oggi l’infrastruttura digitale disponibile ti permette di rimanere aggiornato e di controllare e prevenire attraverso gli strumenti digitali diversi aspetti della tua attività.
Nel caso del trasporto di merci pericolose su strade, verifica lo stato dei mezzi e della loro documentazione con l’aiuto di un sistema telematico, in grado di offrire sicurezza in tempo reale. Funzionalità come pulsante antipanico, allarmi geofence, sensori collegati ad allarmi, notifiche sulle scadenze della documentazione, possono dare un reale aiuto sia al fleet manager che al consulente sulla sicurezza del trasporto.
Con un sistema di localizzazione come SafeFleet, puoi evitare incidenti e ottimizzare i costi, monitorando i mezzi che trasportano merce pericolosa su strada e rispettando l’accordo ADR.