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L’Overshoot Day, o Giorno del sovrasfruttamento della terra, è la data in cui l’umanità ha consumato tutte le risorse naturali che il pianeta è in grado di rigenerare in un anno. Dopo questa data, si inizia a vivere “a debito” con la Terra, utilizzando risorse che non saranno più disponibili per il futuro e contribuendo al degrado ambientale.

gas serra automobili

Nel 1970 questo giorno veniva stabilito a dicembre, essendo il primo anno in cui l’uomo iniziò a consumare di più rispetto a quello che la Terra potesse offrire; in questi 50 anni purtroppo abbiamo peggiorato consumando sempre di più le risorse naturali.

In Italia l’Overshoot Day cade sempre nel mese di maggio, il che dovrebbe essere allarmante. Un segno che dobbiamo attivarci e salvare l’ecosistema. Se non vogliamo pensare alla terra, fermiamoci a pensare a noi stessi e alle future generazioni. Come faranno a vivere in un mondo inquinato, con terre non fertili, smog e disastri naturali?

Difficile e spaventoso rispondere ad una domanda come questa, ma non vogliamo instaurare il panico. Riflettiamo invece sulle azioni che possiamo fare per migliorare noi stessi e il mondo attorno a noi.

Quali sono le cause dell’inquinamento terrestre?

La principale causa dell’inquinamento terrestre sono le emissioni CO2. Quando parliamo di emissioni CO2 pensiamo subito alle macchine come il fattore principale dell’inquinamento ma non è proprio così: c’è da migliorare in tutti gli ambiti e dare a ogni settore la giusta attenzione.

Guardando ai dati capiamo che l’impatto ambientale del trasporto su gomma è responsabile di circa il 7% delle emissioni di polveri sottili, classificandosi così al 5° posto della classifica delle cause di inquinamento dopo impianti di riscaldamento, allevamenti intensivi, industria e autoveicoli leggeri. (Fonte: www.cgttrucks.it/).

Iniziative UE di transizione sostenibile: Green Deal, Next Generation EU e Recovery fund

La Commissione Europea ha adottato una serie di proposte in questo senso per rendere le politiche dell’UE in materia di clima, energia, trasporti e fiscalità idonee a ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990.

I benefici del Green Deal

Fonte: Sito Ufficiale dell’Unione Europea

Tramite il Green Deal, l’Europa ha l’obiettivo di diventare il primo Continente a clima neutro entro il 2050. E’ così che la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha sottolineato l’importanza di avviare il Green Deal e cercare di costruire un mondo migliore.

Inoltre, la pandemia ha fatto nascere progetti come Next Generation EU e il Recovery fund, piani che mirano alla ripresa dell’Europa e all’implementazione degli obiettivi proposti per la riduzione delle emissioni di CO2.

Strategie e azioni per raggiungere gli obiettivi

Quali sono concretamente le principali azioni pensate per raggiungere l’obiettivo?

  1. Aumentare l’infrastruttura delle colonnine elettriche – creare una colonnina ogni 60km;

  2. Introdurre la tassa su CO2 nelle frontiere per i prodotti importati – così da evitare emissioni maggiori fuori Europa ed incoraggiare anche gli altri stati a prendere misure restrittive per il benessere del pianeta;

  3. Aumentare il taglio delle emissioni dell’industria e dell’energia coperti dal mercato Ue del carbonio (ETS) – nel 2005 erano al 43%, l’obiettivo è di tagliare le emissioni del 61%;

  4. Raddoppiare la produzione dell’energia rinnovabile entro il 2030 – per arrivare ad avere 40% di energia pulita, rispetto al circa 20% del 2019; attualmente, in Europa, circa il 75% delle emissioni di gas serra dipende proprio dalla produzione di energia elettrica;

  5. Riqualificare gli impianti energetici degli edifici – tramite la ristrutturazione in massa dei palazzi;

  6. Proibire la vendita dei mezzi diesel o a benzina entro il 2035 – questo sarà possibile tramite l’aumento della produzione di batterie di ricarica e il miglioramento dell’infrastruttura elettrica.

L’Italia, attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza avrà modo di avvicinarsi all’obiettivo dettato dalla Commissione, in quanto esso presenta 6 aree tematiche di intervento:

  • digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura;

  • rivoluzione verde e transizione ecologica;

  • infrastrutture per una mobilità sostenibile;

  • istruzione e ricerca;

  • inclusione e coesione;

  • salute.

L’impatto dei camion sull’inquinamento

Parlando di infrastrutture e mobilità sostenibile, vogliamo soffermarci sull’impatto dei mezzi pesanti. L’inquinamento dei camion è un tema sensibile per ogni fleet manager perché solo i camion, nonostante siano il 2% dei veicoli in circolazione, generano il 7% delle emissioni di CO2 totali e oltre un terzo di quelle dei trasporti.

Attualmente nel mondo sono attivi più di 6 milioni di camion, dei quali solo in Italia sono quasi 1 milione. Il 98% di essi sono spinti da motori diesel. (fonte: https://www.facile.it/)

Ma cosa possiamo fare?

Ricorrere all’idrogeno verde

Una delle alternative ecologiche per l’alimentazione dei mezzi pesanti sarebbe l’idrogeno verde. Questo combustibile innovativo che si ottiene dall’acqua usando energia elettrica da fonti rinnovabili potrebbe aiutarci ad evitare il problema delle emissioni nocive.

Passare all’elettrico

L’altra principale alternativa sono i camion a motore elettrico: varie case automobilistiche (Scania, Mercedes, Volvo, ecc.) si muovono in questo periodo nella direzione dell’elettrificazione della loro flotta, con qualche modello già presente sul mercato. In parallelo, si lavora sull’infrastruttura di ricarica, parte molto importante dell’ecosistema dei veicoli elettrici e parte importante anche per quanto riguarda la lotta contro l’inquinamento – l’energia elettrica disponibile per la ricarica dei mezzi elettrici deve essere prodotta da fonti più green possibile.

Ad ogni modo, fino alla realizzazione di queste alternative, possiamo comunque focalizzarci ad inquinare di meno scegliendo piccoli gesti come:

  • sostenere gli spostamenti a piedi, in bicicletta o bicicletta elettrica, laddove è possibile;

  • proteggere i boschi, gli alberi e i terreni agricoli;

  • riciclare e comprare localmente;

  • scegliere di acquistare prodotti da distanze ridotte;

  • investire in capi sostenibili.

Ottimizzare i consumi

Modalità per ridurre l’inquinamento dei camion sta nell’adozione dei comportamenti rivolti all’ottimizzazione del tempo, costi e dei consumi tramite:

L’ottimizzazione del consumo e del CO2 è possibile solamente se misurati. I sistemi SAS dedicati alla gestione delle flotte sono lo strumento giusto per aiutare il fleet manager a monitorare il consumo di carburante, migliorare lo stile di guida e controllare l’intera efficienza del parco mezzi.

Perché scegliere SafeFleet

SafeFleet – sistema SAS per il management delle flotte – ti permette di monitorare i consumi e lo stile di guida dei tuoi conducenti. I report dedicati all’utilizzo dei mezzo come ai percorsi effettuati ti aiutano a risparmiare tempo, denaro e gestire l’inquinamento globale del tuo parco aziendale.

Come risparmiare sul consumo?

  • Rifornisci i mezzi da pieno a pieno;

  • Fai la rendicontazione dei km ogni volta che rifornisci;

  • Riduci i tempi e la lunghezza dei percorsi da eseguire con l’aiuto di un software per il routing.

Come migliorare lo stile di guida?

  • Controlla gli eventi critici di guida effettuati (frenate e svolte brusche, brusche accelerazioni, impatti);

  • Monitora il punteggio di guida per ogni autista;

  • In base a questi dati organizza seminari formativi per informare i tuoi autisti come un semplice cambiamento nella loro routine di guida potrebbe risparmiare del carburante e ridurre le emissioni di CO2 della tua flotta.

Il sistema in cloud di SafeFleet ti aiuta a rendicontare le emissioni di CO2 della tua flotta. Inoltre essendo electric friendly, il Portale SafeFleet ti può assistere nella transizione all’elettrico, per fare diventare la tua flotta sempre più green, con il passaggio da veicoli ICE a veicoli elettrici.

Tramite il nostro brand LEKTRI.CO produciamo colonnine di ricarica e possiamo offrirti consulenza gratuita – per quel che riguarda il numero di colonnine di ricarica che potrebbero servire alla tua attività e dove dovresti collocarle – così da rendere efficiente l’intera attività.

informazioni su sistema di monitoraggio satellitare

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