A luglio 2020 è stata introdotta una svolta normativa nel settore dei trasporti: il Pacchetto Mobilità. Tale intervento, concepito per migliorare le condizioni di lavoro degli autisti e contrastare pratiche di concorrenza sleale, ha portato a una ridefinizione delle regole operative su strada.
Come ha sottolineato Paolo Uggè, vicepresidente di Conftrasporto e Confcommercio, “stesso mercato, stesse regole”, si esprime così l’esigenza di uniformità e trasparenza nel settore.
I Punti Chiave del Pacchetto Mobilità
Il nuovo regolamento si articola su tre fronti principali:
- Qualità e sicurezza del lavoro per i conducenti
- Distacco dei conducenti
- Regolamentazione del cabotaggio
Qualità del Lavoro per i Conducenti: Un Impegno per il Benessere e la Sicurezza
Il nuovo Pacchetto Mobilità non si limita a stabilire regole sui tempi di guida, ma punta a migliorare concretamente la qualità della vita degli autisti, riconoscendo il valore inestimabile di un riposo realmente rigenerante. Immagina di trascorrere ore interminabili al volante: non si tratta soltanto di rispettare un monte ore, ma di garantire che ogni momento di pausa sia davvero un’opportunità per ricaricarsi, sia fisicamente che mentalmente.
In tal contesto, il riposo settimanale di 45 ore assume un ruolo centrale. L’obiettivo è che tali ore vengano trascorse in un ambiente confortevole e familiare, lontano dalla claustrofobia di un veicolo. La norma, infatti, impone che il riposo regolare debba essere goduto al di fuori del mezzo, in strutture idonee, per assicurare che il recupero sia completo e non limitato da spazi inadeguati o da condizioni non ottimali. Un approccio che dimostra essere una vera e propria dichiarazione d’intenti: mettere l’autista al centro.
Il regolamento prevede, inoltre, la possibilità di usufruire di due riposi settimanali ridotti, di 24 ore ciascuno, nel caso dei trasporti internazionali. Tuttavia, è fondamentale che, nell’arco di quattro settimane, vengano garantite almeno due settimane di riposo regolare, dove l’autista può davvero staccare la spina.
È necessario sottolineare come queste regole siano pensate per contrastare situazioni in cui, per esigenze operative, l’autista si trovi costretto a dormire a bordo di mezzi non progettati per offrire un riposo adeguato. La Corte di Giustizia Europea ha, infatti, ribadito che il riposo settimanale regolare debba essere svolto in ambienti idonei – una scelta che testimonia la volontà di salvaguardare la salute e la performance dei conducenti.
Distacco dei Conducenti
Nel settore dei trasporti, operare lontano dalla propria base non è solo una questione di geografia, ma un vero e proprio percorso personale. Il nuovo regolamento abbraccia il principio della parità retributiva, assicurando che ogni autista, indipendentemente dal luogo in cui presta servizio, riceva lo stesso riconoscimento economico per lo stesso impegno. Questa misura va ben oltre una semplice formalità contabile: è un atto di equità che valorizza il contributo umano e professionale di chi trascorre ore in strada, mettendo in luce il valore della trasparenza e della giustizia nel settore.
In pratica, se un conducente si trova a lavorare in un altro Stato membro, non subirà penalizzazioni economiche rispetto ai colleghi operanti nel proprio territorio. Ciò è essenziale per salvaguardare un ambiente lavorativo sereno, dove il focus si sposta dal mero adempimento delle regole alla tutela del benessere e della dignità del lavoratore.
Un ulteriore elemento che rafforza questo approccio è l’obbligo del rientro in sede almeno una volta ogni otto settimane. Rientrare in sede significa poter condividere esperienze, risolvere eventuali criticità e ricevere quel sostegno che, a lungo termine, si traduce in una maggiore sicurezza e qualità del servizio offerto.
Il Cabotaggio: Regole e Nuove Disposizioni
Il cabotaggio, definito dall’Unione Europea come “il trasporto nazionale di merci effettuato da un autotrasportatore registrato in uno Stato membro”, ha visto nel tempo numerosi aggiornamenti normativi. Inizialmente regolato dal CE n° 3118/93, il settore è stato ulteriormente disciplinato dal Regolamento CE n° 1072/2009, che ha imposto limiti precisi: massimo tre operazioni di cabotaggio entro 7 giorni dall’ultimo trasporto internazionale, con una singola operazione consentita per ciascun paese entro 3 giorni dall’ingresso del veicolo scarico.
Il Pacchetto Mobilità ha introdotto ulteriori strumenti per dimostrare la conformità alle norme sul cabotaggio, imponendo ai trasportatori l’obbligo di presentare evidenze documentali complete relative all’ultimo trasporto internazionale e a ogni operazione successiva. Tali evidenze devono comprendere:
- Il nome, l’indirizzo e la firma del mittente;
- Il nome, l’indirizzo e la firma dell’autotrasportatore;
- Il nome e l’indirizzo del destinatario, nonché la sua firma e la data di consegna, una volta consegnata la merce;
- Il luogo e la data di presa in carico la merce e il luogo previsto per la consegna;
- la descrizione delle merci e del modo in cui sono imballate, nonché, nel caso di merci pericolose, la loro descrizione generalmente riconosciuta e il numero dei colli, le marcature specifiche e i loro numeri;
- Il peso lordo della merce o la quantità di merce diversamente espressa;
- Le targhe del veicolo e del trailer/rimorchio.
Oltre alle evidenze appena citate, i trasportatori sono tenuti a rispettare le normative nazionali che disciplinano le condizioni contrattuali, le dimensioni ammesse dei veicoli, le restrizioni relative a merci particolari (come quelle pericolose o deperibili) e le disposizioni fiscali, tra cui l’IVA sui servizi di trasporto. In particolare:
- condizioni generali dei contratti di trasporto;
- masse e dimensioni ammesse dei veicoli;
- eventuali restrizioni su merci pericolose, prodotti deperibili o animali vivi;
- rispettivamente i tempi di guida e di riposo;
- IVA sui servizi di trasporto e altro.
L’Importanza della Gestione Flotte per la Conformità Normativa
Nel contesto delle nuove disposizioni, l’adozione di una soluzione completa di gestione flotta risulta strategica. Il monitoraggio GPS, per esempio, permette di ottenere in tempo reale dati dettagliati sull’attività dei veicoli, così da semplificare il reperimento delle evidenze necessarie in caso di controlli. Tra le funzionalità offerte da piattaforme avanzate per la gestione di flotte aziendali, come SafeFleet, si annoverano:
- Report dettagliati: attività, percorsi, tempi di percorrenza e orari di ingresso/uscita in zone di interesse.
- Download remoto dei dati del tachigrafo: essenziale per dimostrare il rispetto dei tempi di guida e riposo, in linea con le nuove normative.
- Tracciamento in tempo reale: avvisi personalizzabili per il superamento di aree Geofence o per eventi legati al traffico.
Ricordiamo, inoltre, che l’aggiornamento al tachigrafo digitale intelligente diventa obbligatorio per i veicoli commerciali leggeri oltre le 2,5 tonnellate, con scadenze fissate rispettivamente al 2023 per i nuovi autocarri, al 2024 per la sostituzione del tachigrafo analogico e al 2025 per gli operatori dotati di dispositivi standard non aggiornati.
In conclusione possiamo constatare come il nuovo regolamento europeo, attraverso il Pacchetto Mobilità, è a tutti gli effetti un passo decisivo verso una maggiore sicurezza e qualità nel trasporto su strada. Migliorare il riposo degli autisti, elargire una retribuzione equa in caso di distacco e ottimizzare le operazioni di cabotaggio sono obiettivi che da un lato tutelano il lavoratore, ma che al contempo contribuiscono anche a un mercato più trasparente.
Per le aziende del settore, investire in soluzioni di gestione flotta all’avanguardia, come quelle offerte da SafeFleet, significa dotarsi degli strumenti necessari per tutelare la conformità normativa, migliorare l’efficienza operativa e rispondere in modo proattivo alle sfide del mercato internazionale.
Per ulteriori informazioni su come le soluzioni SafeFleet possano supportare il tuo business, non esitare a contattarci: il nostro team di esperti è a tua completa disposizione.
Aggiornamenti Normativi Recenti nel Trasporto su Strada
Obbligo di Tachigrafo Intelligente di Seconda Generazione
A partire dal 21 agosto 2023, tutti i nuovi veicoli immatricolati con massa superiore a 3,5 tonnellate devono essere equipaggiati con un tachigrafo intelligente di seconda generazione. Questo dispositivo avanzato registra automaticamente i valichi di frontiera e le operazioni di carico/scarico, migliorando la trasparenza e la conformità alle normative sul cabotaggio. L’obiettivo è rafforzare la sicurezza stradale e garantire condizioni di lavoro più eque per i conducenti.
Estensione del Periodo di Conservazione dei Dati del Tachigrafo
Dal 1° gennaio 2025, i conducenti di mezzi pesanti, inclusi autocarri e autobus, sono tenuti a conservare e avere a disposizione durante la guida i dati del tachigrafo relativi al giorno in corso e ai 56 giorni precedenti, rispetto ai 28 giorni richiesti in precedenza. Questa modifica, introdotta dal Regolamento UE 1054, mira a migliorare il monitoraggio delle attività di guida e a prevenire infrazioni.
Sentenza della Corte Europea sul Pacchetto Mobilità
In una recente sentenza, la Corte Europea ha confermato la validità della maggior parte delle disposizioni del Primo Pacchetto Mobilità dell’UE, introdotto nel 2020. Tuttavia, è stato annullato l’obbligo per i veicoli di ritornare al centro operativo dell’impresa ogni otto settimane, poiché ritenuto sproporzionato. Rimane invece in vigore l’obbligo per i conducenti di rientrare alla sede dell’impresa o al proprio luogo di residenza ogni quattro settimane per il riposo settimanale.
Questi aggiornamenti riflettono l’impegno continuo dell’Unione Europea nel migliorare le condizioni di lavoro dei conducenti e nel garantire una concorrenza leale nel settore del trasporto su strada.