Guidare stanchi senza aver riposato le ore richieste è come guidare ubriachi, lo conferma uno studio recente.
Sulla base di queste conoscenze e con il supporto del Dott. Gundolf Meyer Hentschel, CEO del Meyer Hentschel Institute, Ford ha realizzato una tuta in grado di riconoscere se il conducente mostra i primi segnali di stanchezza e avrebbe bisogno di una pausa. Questa tuta chiamata “Sleep Suit” permette di sentire l’effetto dello spossamento vissuto dai conducenti molto stanchi e viene utilizzata attualmente nei corsi di guida sicura.
Proprio il coordinatore del progetto afferma che “Guidare quando si è stanchi significa guidare come uno zombie, diventando un pericolo per sé stessi, per i passeggeri e per gli altri utenti della strada”. Ecco perché la stanchezza alla guida è una delle cause principali di incidenti stradali in Italia.
Le principali infrazioni commesse negli incidenti stradali in Italia, sono le seguenti:
Gli incidenti stradali in Italia sono spesso causati da comportamenti imprudenti e violazioni delle norme del codice della strada. Comprendere le principali infrazioni può aiutare a promuovere una guida più sicura e responsabile. Di seguito sono elencate le infrazioni più comuni che contribuiscono agli incidenti stradali nel paese:
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Limiti di velocità non rispettati
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Guida in stato di ebbrezza o sotto l’influenza di sostanze psicotrope (dove possiamo inserire anche la guida per stanchezza alla guida)
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Mancato rispetto della distanza di sicurezza – la gran parte dei veicoli di adesso riescono a suggerire la distanza adatta grazie ai sistemi ADAS
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Utilizzo di dispositivi durante la guida: telefono, schermo auto, altri dispositivi elettronici
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Inosservanza degli obblighi in galleria: diminuzione velocità, cambiamento di luce, fondo stradale diverso, raffiche di vento all’uscita;
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Esecuzione di manovre non permesse: sorpasso pericoloso, cambio repentino di corsia, guida su corsia di emergenza non giustificata;
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Utilizzo di pneumatici non a norma;
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Non rispetto delle procedure in caso di incidente– giubbino catarifrangente non indossato, veicolo non messo in sicurezza quando possibile e pericolo non segnalato.
Quali sono i sintomi di affaticamento del conducente?
Il colpo di sonno è causa di incidente per 1 persona su 5 e se parliamo di autostrada automaticamente prendiamo in considerazione incidenti mortali.
I responsabili della flotta e dell’azienda possono aumentare la sicurezza della guida incoraggiando i propri conducenti ad individuare i principali sintomi di affaticamento, al fine di sostare per una pausa qualora si dovessero sentire stanchi o assonnati.
Per aiutare a farsi un’idea migliore dei comportamenti a cui prestare attenzione, ecco un breve elenco con i sintomi comuni di affaticamento del conducente:
⦁ Addormentarsi al volante;
⦁ Tempi di reazione lenti alle mutevoli condizioni stradali, ostacoli, traffico o persino pedoni – dopo 17 ore consecutive da svegli, infatti, i riflessi sono paragonabili a quelli di un corpo con 0,5 grammi di alcol nel sangue, la soglia massima consentita dalla legge;
⦁ Scarso processo decisionale;
⦁ Deriva di corsia;
⦁ Visione a tunnel;
⦁ Confrontarsi con i così chiamati Micro Sleeps (brevi momenti di sonno che durano comunque fino a 30 secondi);
⦁ Mancanza di memoria sui chilometri percorsi di recente.
Come evitare gli incidenti stradali
Applicare il principio della guida difensiva: tramite la guida difensiva si vuole far conoscere una forma di “allenamento” per i conducenti, cercando di prevedere le prossime manovre da fare, rispettando sempre il Codice della Strada. Lo scopo della guida difensiva è proprio quello di evitare incidenti e anticipare tutte quelle situazioni che possono diventare pericolose.
Le situazioni a rischio addormentamento
La sonnolenza al volante è una delle principali cause di incidenti stradali. Essere consapevoli delle situazioni che aumentano il rischio di addormentarsi durante la guida è fondamentale per garantire la sicurezza propria e degli altri. Di seguito sono elencate alcune delle situazioni più comuni che possono portare al rischio di addormentamento.
- Essere svegli per un lungo periodo di tempo;
- Mancanza di sonno sufficiente per un periodo di diversi giorni – è stato calcolato che dormire meno di 5 ore per notte aumenterebbe di circa 4 volte la probabilità di incidente;
- Lunghi periodi di inattività o lavoro monotono – come possono essere i lunghi viaggi in autostrada;
- Disordini del sonno;
- Farmaci che includono sonnolenza come effetto collaterale.
In ogni caso è molto importante essere consapevoli che l’improvvisa sonnolenza può colpire in qualsiasi momento, non solo nelle ore notturne.
Tra le altre situazioni a rischio addormentamento ci sono anche:
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I viaggi lunghi e monotoni: soprattutto nei percorsi regolari come in autostrada, sarebbe meglio fermarsi ogni 2 ore per “staccare” e riposarsi;
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Guidare dopo aver mangiato: la digestione può causare sonnolenza;
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Viaggiare da soli: un’altra persona a bordo può aiutare il guidatore a stare sveglio oppure sostituirlo nella guida;
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Guidare dopo un periodo di stress: la fatica accumulata può farsi sentire all’improvviso;
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Temperatura elevata: il caldo eccessivo all’interno dell’abitacolo tende a farti stancare più rapidamente.
Gestire la fatica del conducente: come combattere i colpi di sonno
L’affaticamento del conducente è spesso visto come un pericolo sottovalutato. Non poche volte i conducenti affrontano lunghi viaggi e orari di guida incoerenti, portando a situazioni in cui si trovano a guidare stanchi e assonnati.
La tecnologia può svolgere un ruolo chiave nella riduzione del numero di collisioni legate alla fatica tra i conducenti di flotte. Ad esempio, le caratteristiche del veicolo e le soluzioni ADAS, inclusi gli avvisi di sonnolenza e di deviazione dalla corsia, sono ottimi esempi di tecnologia in grado di rilevare le comuni abitudini di guida assonnate e avvisare i conducenti di rimanere nella propria corsia o di prendere una pausa.
D’altro canto, esistono numerosi sistemi per combattere i colpi di sonno, tra questi: collari, bracciali, rilevatori di stanchezza, applicazioni smartphone, volanti di guida anti sonno, auricolari vibranti e/o sonori, non per ultimi cervelli e/o occhi elettronici.
È responsabilità sia delle aziende che dei loro conducenti mantenere la sicurezza in strada e incoraggiare le migliori pratiche al volante. Questo è il motivo per cui SafeFleet aiuta le flotte offrendo vantaggi aggiuntivi per le sue gestioni, come ad esempio:
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Report sull’attività di guida utili in caso di multe o incidenti;
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Notifiche sugli eventi di guida – identificare la guida alterata o distratta tramite gli eventi di guida come eccesso di velocità o brusche frenate, consentendo reazioni più rapide da parte dei gestori di flotte a situazioni potenzialmente pericolose;
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Report a 360 gradi sui percorsi dei conducenti.
Installando i sistemi di SafeFleet, le aziende danno la priorità alla sicurezza della flotta e del conducente, ottenendo così un ulteriore livello di visibilità sulle loro operazioni su strada.
SafeFleet offre rapporti sulla gestione del parco mezzi e molte altre soluzioni per la gestione delle manutenzioni e del personale. L’investimento in un sistema smart per gestione flotte può semplificare tutte le attività della flotta, ottimizzare i costi e assicurare maggiore sicurezza.