Cos’è il fleet management?
Il significato di fleet management è emerso anni fa come il servizio di ottimizzazione e gestione delle flotte per efficientare l’andamento del lavoro dei mezzi aziendali, l’impiego dei costi e rendere l’attività delle flotte aziendali e dei dipendenti più sostenibile.
All’interno del servizio di fleet management si trovano tutte quelle attività, operative ed amministrative, che riguardano la gestione della mobility e della flotta aziendale.
Alcune aziende scelgono di beneficiare di questo servizio in outsourcing, invece altre lo fanno direttamente in house.
Anche se all’inizio era un servizio adottato più dalle grosse imprese, ad oggi quasi tutte le aziende in possesso di mezzi aziendali lo stanno implementando: l’ottimizzazione considerevole dei costi e dell’attività è il motivo principale per cui il fleet management viene scelto.
Quali sono i vantaggi del fleet management?
La gestione mirata dell’attività della flotta aziendale fa sicuramente la differenza, soprattutto a livello decisionale, sia per i grandi parchi auto sia per le aziende di piccole-medie dimensioni e con un parco mezzi più contenuto. Grazie all’attività di fleet management le soluzioni scelte a livello manageriale si basano su dati e controlli sicuri e i problemi della flotta sono previsti.
Detto in modo più dettagliato, implementare un servizio tale comporta vantaggi come:
-
avere un’immagine completa sulla situazione della flotta in qualsiasi momento
-
evitare eventuali costi aggiuntivi
-
prevenire eventuali danni
-
ottimizzare i tempi
-
automatizzare diverse mansioni, limitando il lavoro cartaceo
-
allungare la vita dei veicoli della flotta aziendale
-
offrire ai dipendenti un’alternativa lavorativa più sostenibile
Un altro vantaggio da non sottovalutare è che viviamo nell’epoca della digitalizzazione e il fleet management è uno dei rami dedicati allo sviluppo tecnologico della mobility e delle flotte aziendali. Per questo motivo i servizi di fleet management sono in continuo progresso per rendere la logistica un settore di attività tecnologicamente avanzato mediante i servizi digitalizzati accurati e automatizzati di monitoraggio flotta.
Parlando della digitalizzazione, soprattutto durante la recessione attuale, una ricerca di TeamSystem dice che in Italia il 55% le PMI sono definite “digitalmente immature”, cioè hanno difficoltà nel cambiare la loro mentalità e passare sul digitale. Questa variabile principale però ha fatto pagare caro il prezzo del lockdown perchè, a differenza del 34% delle PMI già digitalizzate, le imprese restie all’innovazione tecnologica non sono riuscite ad adattarsi al cambiamento. L’altra percentuale di 11% delle PMI è quella che si sta sviluppando ora e che sta testando i mezzi per la loro digitalizzazione.
Secondo lo studio riportato l’Italia, in termini di digitalizzazione, potrebbe:
“beneficiare di un impatto sulla produttività delle PMI nell’ordine del 15% e una crescita in termini del Pil che va dal 3 al 7%, solo intervenendo sulla digitalizzazione delle aziende.”
Fonte: L’Economia – Corriere della Sera , Studio TeamSystem
Chi è il responsabile del fleet management?
Il protagonista di questo servizio è il fleet manager, che è il responsabile della mobilità aziendale e della gestione dell’attività della flotta aziendale in termini di risparmio costi ed efficienza nel rispetto dell’ambiente.
Quella del fleet & mobility manager è una nuova figura professionale: resa necessaria dalle moderne esigenze di mobilità e dagli accordi internazionali sulla riduzione delle emissioni inquinanti, è stata nominata dalla legge tramite l’art. 3 del decreto sulla mobilità sostenibile n.179 del 27/03/98. Secondo questo decreto, il fleet manager è una figura obbligatoria per le aziende con più di 300 dipendenti (così come per le realtà che hanno più di 800 addetti distribuiti in comuni che hanno problemi di inquinamento atmosferico).
Art. 3. d n.179 del 27/03/98
Le imprese e gli enti pubblici con singole unità’ locali con più’ di 300 dipendenti e le imprese con complessivamente più’ di 800 addetti ubicate nei comuni di cui al comma 1 dell’art. 2, adottano il piano degli spostamenti casa lavoro del proprio personale dipendente, individuando a tal fine un responsabile della mobilità’ aziendale. Il piano è finalizzato alla riduzione dell’uso del mezzo di trasporto privato individuale e ad una migliore organizzazione degli orari per limitare la congestione del traffico.
Le principali responsabilità del fleet manager
Il ruolo del fleet manager è cruciale per garantire l’efficienza e la sicurezza della flotta aziendale. Le principali responsabilità includono:
-
assicurare il monitoraggio generale della flotta
-
autorizzare i conducenti alla guida;
-
gestire gli spostamenti lavorativi dei mezzi ottimizzando i percorsi secondo il traffico e gli orari di guida;
-
promuovere il car sharing, che consiste nel condividere i veicoli tra i dipendenti aziendali per ottimizzare gli spostamenti e ridurre le emissioni di CO2 ;
-
organizzare le manutenzioni ordinarie e straordinarie;
-
gestire delle pratiche amministrative (bollo, multe, sinistri);
-
ottimizzare i costi della flotta aziendale.
Strumenti a supporto del fleet manager
Il lavoro del fleet manager è supportato da soluzioni digitali e telematiche che gli consentono di rendere più veloci o addirittura automatizzare le attività ripetitive. Un sistema di questo tipo è il portale SafeFleet, che mette a disposizione il monitoraggio della flotta, la reportistica storica e l’analisi dei dati in tempo reale insieme allo spazio dedicato al car sharing.
Gli attivatori di un sistema di supporto per il fleet manager sono i localizzatori satellitari che, una volta installati sui mezzi, riescono a raccogliere i dati dai mezzi ed integrarli in modo automatizzato al software di controllo.
L’uso dei localizzatori satellitari consente al fleet manager di soddisfare esigenze logistiche ed organizzative, come l’elaborazione di rapporti di guida per il conteggio del tempo di lavoro dei conducenti e conseguentemente per la determinazione della retribuzione a questi dovuta (conformemente anche agli obblighi previsti dal D.M. del 9 luglio 2008 recante norme in materia di “Modalità di tenuta e conservazione del libro unico del lavoro e disciplina del relativo regime transitorio”) oppure per una più efficiente gestione e manutenzione del parco veicoli.
Grazie ai dati raccolti, il fleet manager sarà in grado di:
-
monitorare in tempo reale la flotta dei mezzi
-
acquisire automaticamente i dati di bordo mezzo
-
perfezionare l’efficientamento del servizio: km, usura, percorsi, utilizzo razionale dei mezzi
L’importanza del sistema SaaS
Un sistema SaaS (software as a service) è lo strumento fondamentale per il lavoro di un fleet manager: l’attività del fleet manager stesso come anche del parco mezzi fisico e della mobilità dei dipendenti può essere gestita direttamente da questo strumento telematico.
Il Portale SafeFleet è considerato un sistema Saas che integra numerose funzionalità che vengono in aiuto al fleet manager.
SafeFleet offre un monitoraggio dei veicoli più completo della semplice visualizzazione di posizione e direzione di marcia. Il nostro software è la soluzione per migliorare l’attività complessiva della flotta aziendale. La produttività può essere aumentata tramite:
-
l’ottimizzazione del percorso con mappe aggiornate,
-
tramite avvisi in tempo reale sui percorsi più trafficati
-
riduzione del consumo di carburante