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Auto aziendale a uso promiscuo

 

 

Abbiamo già parlato della differenza tra auto aziendale a uso promiscuo, privato e strumentale; adesso vogliamo concentrarci sulla prima tipologia. L’auto a uso promiscuo, infatti, è un concetto molto comune nel mondo del lavoro, che merita di essere approfondito.

In sostanza, una macchina aziendale è considerata “a uso promiscuo” quando è utilizzata sia per scopi lavorativi che personali. Questo uso condiviso presenta vantaggi e svantaggi, sia per il dipendente che per l’azienda, e coinvolge una serie di aspetti fiscali e contributivi. Vediamo nel dettaglio cosa significa e quali sono le normative italiane aggiornate al 2023.

Cos’è l’auto uso promiscuo?

L’auto aziendale a uso promiscuo è un veicolo di proprietà dell’azienda che viene messo a disposizione del dipendente per svolgere le sue attività lavorative e per uso personale. Questo tipo di benefit viene spesso incluso nel pacchetto retributivo dei dipendenti, soprattutto per ruoli che prevedono frequenti spostamenti o posizioni di rilievo.

Normativa fiscale e contributiva in Italia

Secondo la normativa italiana, l’auto uso promiscuo è considerata un fringe benefit, cioè un vantaggio accessorio al salario. Questo implica che il suo valore deve essere incluso nel calcolo del reddito imponibile del dipendente e, quindi, soggetto a tassazione.

Il valore imponibile viene calcolato secondo il “metodo del 30%”, basato sulla percorrenza media annua (15.000 km) e sul costo chilometrico del veicolo. Le ultime modifiche normative nel 2023 includono un’attenzione particolare alle emissioni di CO2, con agevolazioni per i veicoli più ecologici e costi maggiori per quelli più inquinanti. Questo può influenzare la scelta del veicolo da parte delle aziende.

Auto aziendale a uso promiscuo: come calcolare il fringe benefit

Supponiamo che un dipendente abbia un’auto aziendale a uso promiscuo. L’azienda calcola il valore del fringe benefit utilizzando il “metodo del 30%“, in cui si stima una percorrenza annua di 15.000 km e si considera il costo chilometrico del veicolo in base alle tabelle dell’ACI (Automobile Club d’Italia).

Dati di partenza:

Costo del veicolo: €30.000
Percorrenza annua stimata: 15.000 km
Costo chilometrico stimato: €0,20 (questo può variare a seconda del tipo di veicolo)
RAL (Retribuzione Annuale Lorda): €40.000

Il calcolo del fringe benefit è semplice:

Percorrenza annua stimata x costo chilometrico: 15.000 km x €0,20/km = €3.000.
Metodo del 30%: Il valore imponibile viene calcolato al 30% del valore del veicolo. Dunque, €3.000 x 30% = €900.

Quindi, il valore imponibile del fringe benefit è di €900. Questo importo viene aggiunto alla RAL del dipendente per determinare il reddito imponibile ai fini fiscali.

Ora calcoliamo l’incidenza in busta paga, cioè l’effetto di questo valore sul reddito mensile lordo:
Nuova RAL: €40.000 + €900 = €40.900
Retribuzione Mensile Lorda: €40.900 / 12 = €3.408,33 (prima era €3.333,33)

A seconda dell’aliquota fiscale del dipendente, questo incremento di RAL potrebbe comportare un aumento delle tasse da pagare. Contribuzioni come l’IRPEF e i contributi previdenziali verranno calcolati sulla base della nuova RAL, il che potrebbe incidere sul netto in busta paga.
Questo esempio mostra come l’utilizzo della macchina aziendale a uso promiscuo possa comportare un aumento della RAL e, di conseguenza, una maggiore tassazione per il dipendente. Per un dipendente con una RAL di €40.000, l’auto aziendale potrebbe comportare un aumento di circa €75 sul lordo mensile, che potrebbe avere un impatto sulle tasse e sui contributi previdenziali. È importante che il dipendente comprenda e conosca queste implicazioni prima di accettare un’auto aziendale a uso promiscuo come parte del suo pacchetto retributivo.

Vantaggi e svantaggi dell’ uso promiscuo

I vantaggi dell’utilizzo auto aziendale a uso promiscuo includono:

Convenienza: Il dipendente ha un’auto a disposizione per uso personale senza doverne acquistare una.
Riconoscimento: Può essere percepita come un segno di fiducia e status all’interno dell’azienda.

Le aziende che forniscono un’auto uso aziendale spesso stabiliscono delle limitazioni e regole sull’uso del veicolo che ne implicano uno svantaggio. Queste limitazioni sono finalizzate a garantire che l’auto sia utilizzata in modo responsabile e conforme alle politiche aziendali.

Ecco alcuni dettagli su questi svantaggi:

Restrizioni sull’uso personale

Molte aziende permettono ai dipendenti di utilizzare l’auto aziendale per scopi personali, ma possono imporre alcune limitazioni:

Uso limitato al dipendente e ai familiari: alcune aziende consentono solo al dipendente e ai suoi familiari stretti di guidare l’auto. Questo serve a limitare l’uso del veicolo a persone che sono conosciute dall’azienda e coperte dall’assicurazione.
Divieto di uso per attività commerciali personali: L’auto aziendale non può essere utilizzata per attività commerciali personali o per generare reddito, come il car-sharing o la consegna di merci.
Limiti geografici: L’azienda potrebbe limitare l’uso del veicolo a determinate aree geografiche o vietarne l’uso al di fuori del paese senza autorizzazione.

Obblighi di rendicontazione

Per garantire la trasparenza e il rispetto delle regole, le aziende spesso richiedono una rendicontazione dettagliata dell’uso del veicolo:

Registro dei chilometri: Il dipendente potrebbe dover tenere un registro dettagliato dei chilometri percorsi, specificando se sono stati effettuati per scopi lavorativi o personali.
Rendicontazione delle spese: le spese di carburante, manutenzione e altre relative al veicolo devono essere documentate, indicando se sono legate all’uso aziendale o personale.
Monitoraggio GPS: alcune aziende utilizzano sistemi di localizzazione GPS per monitorare l’uso dell’auto e verificare che sia conforme alle politiche aziendali.
Le aziende possono imporre ulteriori limitazioni per mantenere il controllo sull’utilizzo della macchina aziendale:
Divieto di uso per attività illegali: ovviamente, l’auto aziendale non può essere utilizzata per attività illegali
Responsabilità per danni: Il dipendente potrebbe essere ritenuto responsabile per danni causati dall’uso improprio del veicolo o per violazioni al codice della strada.

Normativa sull’utilizzo di un’autovettura aziendale

Le limitazioni sull’uso personale e gli obblighi di rendicontazione sono strumenti utilizzati dalle aziende per assicurarsi che l’auto aziendale a uso promiscuo sia gestita correttamente.

I dipendenti dovrebbero essere consapevoli di queste restrizioni e delle conseguenze di eventuali violazioni. Prima di accettare un’auto aziendale a uso promiscuo, è consigliabile discutere con l’azienda le politiche specifiche e comprendere appieno le responsabilità che ne derivano.

Dal punto di vista aziendale, esistono sistemi di monitoraggio gps che grazie ad apposite funzionalità permettono di distinguere i viaggi di lavoro da quelli privati, e nel secondo caso la funzionalità di monitoraggio si disattiva per rispettare la privacy del dipendente.

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